IL DESTINO DELL’ANIMA E LA RICERCA DELLA PURIFICAZIONE
Pitagora era mosso dal desiderio di tracciare una via di purificazione per l’anima (principio divino e immortale), È una dottrina ripresa dall’orfismo, un movimento religioso molto diffuso in Grecia, che si ispirava al poeta Orfeo, il quale era disceso nel mondo dei morti per riportare la moglie Euridice tra i vivi.
Gli orfici ritenevano che, dopo la morte, l’anima fosse destinata a reincarnarsi fino all’espiazione delle proprie colpe. Era possibile interrompere le rinascite attraverso pratiche o riti di purificazione.
La prassi di vita ascetica implica l’obbedienza a precetti molto severi (astenersi da rapporti sessuali o da particolari cibi, ecc.), ma soprattutto nell’esercizio della filosofia.
L’esercizio della filosofia è intesa come una via per la salvezza.
Gli orfici ritenevano che, dopo la morte, l’anima fosse destinata a reincarnarsi fino all’espiazione delle proprie colpe. Era possibile interrompere le rinascite attraverso pratiche o riti di purificazione.
La prassi di vita ascetica implica l’obbedienza a precetti molto severi (astenersi da rapporti sessuali o da particolari cibi, ecc.), ma soprattutto nell’esercizio della filosofia.
L’esercizio della filosofia è intesa come una via per la salvezza.
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